Francesca Roversi Monaco (Bologna, 1968) è professoressa presso l’Università di Bologna, dove coordina il corso di laurea in Storia e insegna Storia medievale, Storia della storiografia medievale e Fonti per lo studio del paesaggio e del territorio.
Si occupa di storia della storiografia e di medievalismo, con particolare attenzione al ruolo della scrittura storica nella costruzione e invenzione della memoria e dell’identità collettive. Il passato come creazione culturale, ricostruita e riorganizzata in funzione politica, e il “passato come testo” rappresentano il filo conduttore della sua riflessione, cui si affianca l’interesse per la percezione e l’uso del Medioevo come mito-motore nell’età contemporanea. È membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo e della Società Italiana degli Storici Medievisti (SISMED).
Fra i suoi lavori, i volumi Medievalismi italiani. Secoli XIX-XXI (con AA.VV. Gangemi Editore, 2019); Il Comune di Bologna e re Enzo. Costruzione di un mito debole (Bologna 2012); Conflitti oligarchici nella Bologna di Annibale I Bentivoglio (2012); Bologna e il secolo XI. Storia, cultura, economia, istituzioni, diritto (con Giovanni Feo, Bologna 2011) e una serie di articoli sulla rappresentazione storiografica e sul medievalismo – fra i quali O falsar la storia: Massimo d’Azeglio e la Lega Lombarda; Il medioevo contraffatto di Emma Perodi: l’ombra del sire di Narbona; Medioevo quante storie; Uomini che diventano invisibili: marginalità, propaganda e manipolazione nella scrittura storica medievale e Regine e principesse nella narrazione storica medievale.