da Redazione | Protagonisti, Relatori
È uno dei maggiori specialisti della civiltà italiane tra il XII e il XV secolo e della storia di Roma alla fine del Medioevo. Ha insegnato storia medievale all’Università di Firenze e all’Università degli Studi Roma 3. Dopo ricerche di storia economico-sociale, si è specializzato nello studio dei sistemi politici nell’Italia medievale. È stato curatore dei due volumi su I podestà dell’Italia comunale (Ecole française de Rome, 2000) e fondatore del mensile di divulgazione storica MedioEvo del quale è stato direttore per dieci anni, dal 1997 al 2007.
Tra le sue principali pubblicazioni, Comuni e Signorie in Umbria, Marche e Lazio (UTET, 1987); Cavalieri e cittadini. Guerra, conflitti e società nell’Italia comunale (Il Mulino, 2004); Il sistema politico dei comuni italiani (in collaborazione con E. Faini, Bruno Mondadori, 2011); L’altra Roma. Una storia dei romani all’epoca dei comuni, secoli XII-XIV (Einaudi, 2011);
Signorie cittadine nell’Italia comunale (Viella, 2013); Decapitate. Tre donne nell’Italia del Rinascimento (con É. Crouzet Pavan, Einaudi, 2019) e Attrazioni fatali. Una storia di donne e potere in una corte rinascimentale (Il Mulino, 2022).
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Professore di Storia dell’arte moderna all’Università dell’Aquila, è anche presidente del corso di laurea in Beni culturali e referente di ateneo, e membro del comitato ordinatore, per il Polo Museale dell’Ateneo aquilano (PoMAq).
Ha diretto i musei civici di San Gimignano ed ha collaborato con vari enti nel campo della storia dell’arte. Ha partecipato in molteplici vesti a diverse mostre pubblicato numerosi articoli su varie riviste come Prospettiva, Nuovi Studi, Bollettino d’arte.
I suoi principali interessi di ricerca sono la pittura a Siena nel Cinquecento e nel primo Seicento, l’arte e il collezionismo romano di primo Seicento e l’arte aquilana in età moderna.
Tra le sue pubblicazioni, L’arte aquilana del Rinascimento, (L’Una, 2010); Caravaggio nel carteggio familiare di Giulio Mancini, in “Prospettiva”, 86, 1997, pp. 71-92; Ritratto di Giulio Mancini, in Bernini dai Borghese ai Barberini. La cultura a Roma intorno agli anni Venti, a cura di Olivier Bonfait e Anna Coliva (atti del convegno, Roma, Villa Medici, 17-19 febbraio 1999), Roma, De Luca, 2004, pp. 46-57 e Tre contributi beccafumiani, in Prospettiva, 181-182, Gennaio-Aprile 2021, pp. 114-121.
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È professore associato presso l’Università dell’Aquila. Insegna Storia del cinema e Cinema e media. I suoi interessi di ricerca includono le relazioni tra cinema e letteratura, le forme e i processi dell’intermedialità e della transmedialità, il cinema erotico, quello di fantascienza e horror.
Ha pubblicato la monografia L’apocalisse postmoderna tra letteratura e cinema (Le Lettere 2014), e ha co-curato i volumi: Imaginary Films in Literature (Brill-Rodopi, 2016), Sex(t)ualities. Morfologie del corpo tra visioni e narrazioni (Mimesis, 2018), Oltre l’adattamento? Narrazioni espanse: intermedialità, transmedialità, virtualità (Il Mulino, 2020). Collabora con L’Aquila Film Fest ed è uno dei co-fondatori dell’Osservatorio Interuniversitario sul Cinema e l’Audiovisivo in Abruzzo.
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Già professore ordinario di Storia Medievale all’Università degli Studi di Verona. Al centro dei suoi interessi storici ci sono i rapporti tra religione e società nel Medioevo, studiati attraverso l’agiografia e il culto dei santi (anche nel loro aspetto antropologico e non convenzionale: Indiscreta Sanctitas (ISIME, 1988); Il medioevo degli increduli. Miscredenti, beffatori, anticlericali (Mursia, 2009); Santi e culti dell’anno Mille: storia e leggende tra cultura dotta e religiosità popolare (Mursia, 2017).
Sul monachesimo medievale e la figura e il mito di Matilde di Canossa, ha organizzato e partecipato a convegni (anche internazionali) e scritto saggi e volumi, tra i quali l’edizione critica della Vita Mathildis di Donizone, con traduzione italiana e note (Jaca Book, 2016), la biografia Matilde e i Canossa (Mursia, 2016), tradotta in tedesco e francese, L’ancella di san Pietro. Matilde di Canossa e la Chiesa (Jaca Book, 2015), e Breve storia di Matilde di Canossa, (Mursia, 2015).
Fra le altre sue pubblicazioni, Celestino V. Il papa contadino (Mursia, 2007); Celestino, Matelda, Cunizza e altre incursioni letterarie medievali (Pàtron, 2021); L’abdicazione – «gran rifiuto» – di Celestino V, in Papa, non più papa nella storia e nel diritto canonico (a cura di A. Feniello e M. Prignano, Viella, 2022); Un millennio fa. Storia globale del pieno Medioevo (Mursia, 2015); Medioevo romantico (Mursia, 2011); Breve storia di Modena (Pacini, 2011); Breve storia dell’Europa medievale (Pacini, 2004) e Adelaide. Regina santa d’Europa (Mursia, 2001).
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Professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Siena, fa parte del Collegio dei Docenti del Dottorato di ricerca in Studi storici delle Università di Firenze-Siena ed è membro di varie istituzioni di carattere scientifico, tra cui la Società italiana degli storici medievisti, le riviste «Studi storici», «Ricerche storiche» e «Memorie Domenicane», il Centro italiano di studi di storia e d’arte di Pistoia e la Fondazione Centro Studi sul tardo Medioevo di San Miniato (PI).
Specialista di storia urbana dell’Italia basso-medievale, unisce alla passione per le ricerche di prima mano l’interesse per i quadri generali e le analisi di taglio storiografico. I suoi principali campi d’indagine sono la storia del lavoro e delle corporazioni, i rapporti fra istituzioni e vita economica, la trasmissione dei saperi tecnici, la mentalità e gli stili di vita dei ceti produttivi, i conflitti sociali e le rivolte. È il referente scientifico del Mercato delle Gaite di Bevagna (PG).
Tra le sue pubblicazioni, Le città italiane nel Medioevo. XII-XIV secolo (con Ilaria Taddei, Il Mulino, 2012); Violenza alle donne. Una prospettiva medievale (con Anna Esposito e Gabriella Piccinni, Il Mulino, 2018); Storia del lavoro in Italia. Il Medioevo (Castelvecchi, 2017); «…E seremo tutti ricchi». Lavoro, mobilità sociale e conflitti nelle città dell’Italia medievale (Pisa, Pacini, 2012) e Oltre il «tumulto». I lavoratori fiorentini dell’arte della lana fra il Tre e Quattrocento (Olschki, 1993).
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Storico del Medioevo, docente di Storia medievale al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila, ha insegnato Storia medievale presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli e nelle università di Salerno e della Tuscia. È stato anche Directeur d’ètudes invité presso l’École des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e Fulbright Italian Distinguished Chair presso la Northwestern University, di Evanston, Chicago (USA).
Dal 2007 al 2011 ha coordinato la Scuola storica nazionale di studi medievali annessa all’Istituto storico italiano per il medioevo (ISIME) e ha lavorato presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del CNR. Collabora con La lettura, inserto culturale del Corriere della Sera.
Tra le sue pubblicazioni Omicidio a Lombard Street (Laterza, 2024); Demoni, venti e draghi. Come l’uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi (Laterza, 2021); I nemici degli Italiani (Laterza, 2020); Storia del mondo. Dall’anno 1000 ai giorni nostri (con F. Canale Cama e L. Mascilli Migliorini, Laterza 2019); Storia del Mediterraneo in 20 oggetti (con Alessandro Vanoli, Laterza 2018); Storia mondiale dell’Italia (a cura di Andrea Giardina, Laterza, 2017); Fonti medievali. Un’antologia (Carocci, 2017); Napoli 1343 (Mondadori, 2015); Il bambino che inventò lo Zero (Celacanto, 2014); Dalle lacrime di Sybille. Storia degli uomini che inventarono la banca (Laterza, 2013); Sotto il segno del leone. Storia dell’Italia musulmana (Laterza, 2011); Napoli. Società ed economia, 902-1137 (ISIME, 2011) e Napoli nel Medioevo. Territorio e isole (Congedo, 2009).