da Redazione | Protagonisti, Relatori
È docente di Storia medievale all’Università di Firenze. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca presso le Università di Milano e Paris IV-Sorbonne, ha lavorato nelle Università di Napoli Federico II, Padova, Firenze e L’Aquila, e presso l’École française de Rome.
Il suo principale campo di ricerca è la storia politica e sociale delle città italiane del basso Medioevo, con particolare attenzione alle relazioni fra mondo urbano e monarchia nel regno di Napoli nei secoli XIV-XV. Su questo tema ha pubblicato numerosi saggi in riviste e raccolte, e la monografia L’Aquila nel Regno. I rapporti politici fra città e monarchia nel Mezzogiorno tardomedievale (Il Mulino, 2015). Ha poi indagato i rapporti fra monarchia e città in Italia centro-settentrionale nei secoli XIII-XIV, attraverso il caso degli Angiò, al quale è dedicata la monografia Gli Angiò in Italia centrale. Potere e relazioni politiche in Toscana e nelle terre della Chiesa – 1263-1335 (Viella, 2019). Si occupa anche di
storia del lavoro, in particolare quello edile, sul quale ha pubblicato diversi saggi.
Segue il sito web http://www.sismed.eu/it/ della SISMED (Società italiana degli storici medievisti) della quale è stato eletto segretario.
Collabora con la redazione di Reti Medievali. Iniziative on line per gli studi medievistici, di cui cura il calendario (http://www.rm-calendario.it/).
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Storico dell’arte, critico e musicologo. Ha diretto la Soprintendenza di Roma e del Lazio dal 1991 al 2001 e il Polo Museale Romano, dal 2001 al 2009. Come soprintendente, ha provveduto alla riorganizzazione, alla valorizzazione, alla riapertura al pubblico, di musei e luoghi storici, come la Galleria Borghese, la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, Palazzo Venezia, Castel Sant’Angelo, il complesso monumentale del Vittoriano. Ha lavorato alla catalogazione, al restauro e alla conservazione del patrimonio storico artistico di Roma e del Lazio oltre che degli strumenti musicali, promuovendo e dirigendo centinaia di interventi. È uno specialista nel settore delle mostre temporanee, molte delle quali ha ideato e curato personalmente. È autore di numerosissime pubblicazioni, libri, saggi e articoli, nel campo della storia dell’arte italiana tra il Rinascimento e il Novecento. Alcuni titoli: Caravaggio (Skirà, 2010); I Caravaggeschi. Percorsi e protagonisti, (Skira 2010); Raffaello (Scripta Maneant 2010); Bronzino (Viviani editore, 2010); Raffaello pittore. Del segno e del colore (erreciemme editore, 2014); Caravaggio (Scripta maneant, 2015) e La fine dell’arte sacra, pale d’altare nelle chiese romane intorno alla metà del Settecento (Accademia Nazionale dei Lincei, atti del convegno internazionale Il Settecento e le Arti tenutosi nel 2005 (Bardi editore, 2009). Con i 3 volumi de Il mestiere dell’artista, riuniti in un unico libro nel 2014 (Sellerio) ha ottenuto il premio Capalbio.
È docente di Estetica e Antropologia presso l’Università San Raffaele di Milano/Roma. Scrive per il quotidiano Il Messaggero. Ha collaborato con La Repubblica, Il Venerdì di Repubblica, RAI 5 e SkyArte. Collabora con il Teatro di Roma per i cicli di conferenze intitolati Luce sull’archeologia, e con l’Auditorium per i cicli intitolati Lezioni di arte. È molto attivo come conferenziere e divulgatore anche attraverso i social media. Nel 2015, con Federico Strinati, ha fondato a Roma, la Società Dialogues, dedicata alla divulgazione culturale di alto livello, alla produzione e alla curatela di mostre nazionali e internazionali, alla progettazione e realizzazione di audiovisivi, opere editoriali e allestimenti museali.
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Giornalista professionista e docente universitario, presidente della Roma Film Academy. Esperto di politica internazionale e di storia del Novecento, studia la dimensione mitica nell’attualità occupandosi di geosofia, la disciplina che il geografo statunitense John K. Wright ha definito come l’esplorazione «dei mondi che si trovano nella mente degli uomini».
Tra le sue pubblicazioni, Fronte dell’Est. Passato e presente di un destino geografico (Castelvecchi, 2022); Geopandemia. Decifrare e rappresentare il caos (2020); Babel (Castelvecchi, 2018); GeRussia (Castelvecchi,2016); Le lance spezzate (Pagine, 2007) e Frammenti di un mondo globale (Pagine, 2005).
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Originario di Granada, è professore di Storia Medievale e direttore dell’Institut d’Estudis Medievals dell’Università Autonoma di Barcellona (UAB). Editore della rivista Medievalia, che diffonde idee e ricerche originali sul Medioevo da una prospettiva interdisciplinare, è membro effettivo della Royal Academy of Good Letters di Barcellona e della Royal Academy of Doctors of Catalonia. È il rappresentante spagnolo nella Commissione dei 27 storici della Unione Europea. Ha insegnato nella École des Hautes Études di Parigi e nelle università di Poitiers, Genova, Javeriana de Bogotá e UNAM de México. Nel suo lavoro di ricerca si è a lungo occupato della storia del Mediterraneo e dell’Europa e dei temi inerenti il mondo delle donne, i rapporti di parentela, la sessualità, l’amore cortese e gli ideali cavallereschi.
È autore di più di cento articoli scientifici sulle principali riviste europee e americane. Tra i suoi molti libri, pubblicati in Spagna, Francia e Italia, vanno ricordati in particolare Il gran capitano. Ritratto di un’epoca (Einaudi, 2008); Il sogno di Ulisse. Storia umana del Mediterraneo dalla guerra di Troia all’emergenza degli sbarchi (tradotto da Francesca Pe’, UTET, 2023); El Mediterráneo: Historia y cultura (Ediciones Península, 2004); Il romanzo e lo spirito della cavalleria (Mondadori, 2000); La memoria del feudale (Guida, 1992). Per il trattato La sfida dello storico (Peninsula, 2006), ha ricevuto il City of Barcelona Essay Prize. È autore anche di una monumentale Storia della Spagna, España, una nueva historia (RBA, 2009) e del saggio Europa, las claves de su historia (RBA, 2010).
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Francesca Roversi Monaco (Bologna, 1968) è professoressa presso l’Università di Bologna, dove coordina il corso di laurea in Storia e insegna Storia medievale, Storia della storiografia medievale e Fonti per lo studio del paesaggio e del territorio.
Si occupa di storia della storiografia e di medievalismo, con particolare attenzione al ruolo della scrittura storica nella costruzione e invenzione della memoria e dell’identità collettive. Il passato come creazione culturale, ricostruita e riorganizzata in funzione politica, e il “passato come testo” rappresentano il filo conduttore della sua riflessione, cui si affianca l’interesse per la percezione e l’uso del Medioevo come mito-motore nell’età contemporanea. È membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo e della Società Italiana degli Storici Medievisti (SISMED).
Fra i suoi lavori, i volumi Medievalismi italiani. Secoli XIX-XXI (con AA.VV. Gangemi Editore, 2019); Il Comune di Bologna e re Enzo. Costruzione di un mito debole (Bologna 2012); Conflitti oligarchici nella Bologna di Annibale I Bentivoglio (2012); Bologna e il secolo XI. Storia, cultura, economia, istituzioni, diritto (con Giovanni Feo, Bologna 2011) e una serie di articoli sulla rappresentazione storiografica e sul medievalismo – fra i quali O falsar la storia: Massimo d’Azeglio e la Lega Lombarda; Il medioevo contraffatto di Emma Perodi: l’ombra del sire di Narbona; Medioevo quante storie; Uomini che diventano invisibili: marginalità, propaganda e manipolazione nella scrittura storica medievale e Regine e principesse nella narrazione storica medievale.
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Giornalista e saggista storico. È redattore capo centrale del Tg1. Socio della Società italiana per la Storia Medievale (Sismed) e membro della Associazione dei Professori di Storia della Chiesa. Dal 2003 al 2013 ha insegnato Giornalismo politico all’Università del Molise.
Tra le sue pubblicazioni, Papa, non più papa. La rinuncia pontificia nella storia e nel diritto canonico (con Amedeo Feniello. Viella, 2023); Giovanni XXIII l’antipapa che salvò la Chiesa (Morcelliana, 2019) e Urbano VI, il papa che non doveva essere eletto (Marietti, 2010). Il giornalismo politico (Rubbettino, 2017).