Daniela Macchione

Daniela Macchione

Insegna Storia della Musica al Conservatorio A. Casella dell’Aquila.

Diplomata in Pianoforte al Conservatorio, si è laureata in Lettere e ha conseguito il dottorato in “Storia e analisi delle culture musicali” presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha completato la sua formazione come visiting scholar presso la University of Chicago, presso la quale dal 2006 è Research Consultant per il “Center for the Italian Opera Studies”.

Dal 2018 dirige la Sergei Rachmaninoff Complete Edition per la Bärenreiter Verlag.

Ha collaborato con il prof. Philip Gossett all’edizione critica delle opere di Gioachino Rossini e oggi è Managing Editor della serie di edizioni critiche “Works of Gioachino Rossini” pubblicata dalla casa editrice musicale Bärenreiter di Kassel, per la quale ha realizzato come curatrice i volumi Chamber Music without Piano (2007, con Martina Grempler) e Vocal Chamber Music (2018, con Philip Gossett). Per la stessa casa editrice ha curato nel 2013 l’edizione critica dei 24 Capricci op.1 e delle 24 Controdanze inglesi di Niccolò Paganini.

Ha partecipato a vari convegni nazionali e internazionali. Ha scritto numerosi saggi, articoli e recensioni, voci per dizionari ed enciclopedie e programmi di sala per varie associazioni. Tra le pubblicazioni più recenti: Sgambati pianista: sintesi di antica e nuova scuola in Giovanni Sgambati: musicista dell’avvenire o epigono romantico a cura di B. M. Antolini e A. Bini (Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2018), Esercizi di memoria (Il Saggiatore, 2017) e un saggio su Rossini e Dante, «Se nuova legge non ti toglie memoria o uso a l’amoroso canto…». Il recitativo ritmato di Rossini sull’episodio di Francesca da Rimini (in «AnDante». Dante e la musica: riflessioni interdisciplinari, a cura di Maria Teresa Argini e Alberto Rizzuti, Università degli Studi di Torino, 2018, pp. 121-139.

Antonio Musarra

Antonio Musarra

Antonio Musarra è professore associato di Storia medievale presso Sapienza Università di Roma. Fellow di Harvard, si occupa di storia marittima e navale del Mediterraneo medievale, di storia delle crociate e dell’Oriente latino e di storia francescana.

Tra le sue pubblicazioni: Il grande racconto delle crociate (con Franco Cardini, Il Mulino 2019); Genova e il mare nel Medioevo (il Mulino, 2015); In partibus Ultramaris. Genova, la crociata e la Terrasanta, secc. XII-XIII (Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 2017); Acri 1291. La caduta degli stati crociati (il Mulino 2017); 1284. La battaglia della Meloria (Laterza, 2018; Il crepuscolo della crociata. L’Occidente e la perdita della Terrasanta (il Mulino, 2018); Processo a Colombo. Scoperta o sterminio? (La Vela, 2018); Il Grifo e il Leone. Genova e Venezia in lotta per il Mediterraneo (Laterza 2020); Francesco, i Minori e la Terrasanta (La Vela, 2020); Medioevo marinaro. Prendere il mare nell’Italia medievale (Il Mulino 2021); Le crociate. L’idea, la storia, il mito (Il Mulino 2022); 1492. Diario del primo viaggio (Laterza 2022).

Federica Zalabra

Federica Zalabra

Direttore del Museo Nazionale d’Abruzzo – L’Aquila.

Dopo la laurea con lode alla Sapienza con una tesi su Francisco Pacheco, si è specializzata all’Università degli Studi di Firenze con la tesi “Nuovi documenti su Spadarino” e ha conseguito il dottorato in Storia dell’Arte alla Sapienza con una ricerca dal titolo “Le decorazioni del Palazzo Santacroce-Orsini-Altieri a Oriolo Romano. I documenti, i committenti, gli artisti”. Ha completato la sua formazione con due Master in “Management – Promozione-Innovazioni Tecnologiche nella gestione dei beni culturali” e in “Museologia gestione e valorizzazione dei beni culturali”.

È entrata in servizio al Mibact nel 2010 come Funzionario storico dell’arte alla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, dove ha ricoperto, tra i numerosi incarichi, quello di responsabile delle collezioni della Galleria Nazionale dell’Umbria e di ispettore storico dell’arte del territorio di Terni, Narni e Amelia. Ha svolto attività di progettista e direttore di lavori di restauro per opere d’arte mobili e ha fatto parte di numerose commissioni tecniche e comitati scientifici di mostre temporanee.

Dal 2015 insegna Storia dell’arte moderna alla Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro seguendo progetti di ricerca e tesi. Fa parte della redazione tecnico-scientifica del Bollettino ICR.

Luigi Mascilli Migliorini

Luigi Mascilli Migliorini

Professore ordinario di Storia moderna, insegna Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo presso l’Università degli studi di Napoli L’Orientale. È direttore della Rivista italiana di studi napoleonici, collabora con il quotidiano La Nazione e Il Sole 24 Ore ed è condirettore della Rivista storica italiana. Ha collaborato al monumentale Storia d’Italia diretta da Giuseppe Galasso (Utet, 1998). È tra i fondatori e membri del comitato scientifico dell’Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero di Napoli, presidente del CIREM (Centro di ricerca e iniziative euromediterranee) e membro del comitato scientifico della Fondazione Francesco Saverio Nitti.

È considerato fra i massimi studiosi di Napoleone, tanto da aver vinto nel 2002 il  Grand Prix de la Fondation Napoléon con il libro Napoleone. L’uomo che esportò la Rivoluzione in tutta Europa (Salerno Editrice, 2001 e 2005, ristampato nel 2021). Ha curato anche l’ultima edizione (Rizzoli, 2004) del Mémorial de Sainte-Hélène di Emmanuel de Las Cases. A Bonaparte ha dedicato altri libri fondamentali: L’ultima stanza di Napoleone. Memorie di Sant’Elena (Salerno Editrice, 2021); Napoleone e le sue isole (Il Sole 24 Ore, 2021); 500 giorni. Napoleone dall’Elba a Sant’Elena (Laterza, 2019); L’età di Napoleone (Solferino, 2019) e Il mito dell’eroe. Italia e Francia nell’età della restaurazione (Guida, 2003). Tra le altre sue pubblicazioni L’età moderna. Una storia globale (Laterza, 2020); Storia del mondo: Dall’anno 1000 ai giorni nostri (con Amedeo Feniello, Laterza 2019); Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo (Con AA.VV. a cura di, Guida 2017); Le verità dei vinti. Quattro storie mediterranee (Salerno Editrice, 2017) e Metternich (Salerno Editrice, 2014).

Andrea Bernardoni

Insegna Filosofia e storia delle Macchine presso l’Università dell’Aquila. Si occupa di storia della scienza e della tecnologia con particolare attenzione all’approccio metodologico di tipo sperimentale. Nei suoi studi, ha approfondito la storia dell’ingegneria e della metallurgia in ambito medievale e rinascimentale, ricostruendo i processi di fusione di autori quali Vannoccio Biringuccio e Leonardo da Vinci.

Collabora con il Museo Galileo e il museo Leonardiano di Vinci con i quali porta avanti progetti di filologia macchinale e di digital Humanities.

È autore di numerosi saggi, la sua ultima monografia edita da Carocci è dedicata a Leonardo ingegnere (Leonardo da Vinci ingegnere, 2020). I suoi interessi più recenti riguardano il vocabolario tecnico dagli ingegneri rinascimentali e la tecnologia del cantiere brunelleschiano dell’Opera del duomo di Firenze.

Dario Fabbri

Dario Fabbri

Analista geopolitico e giornalista italiano, noto per le sue approfondite analisi su tematiche internazionali, in particolare riguardanti gli Stati Uniti, l’Europa e il Medio Oriente, muove i suoi primi passi come collaboratore della rivista di  geopolitica “Limes”, di cui è stato consigliere scientifico e coordinatore per l’America e nel 2021 diventa vicedirettore della scuola di geopolitica di Limes.

Dal 2022 è direttore di “Domino”, mensile di geopolitica.

Tiene seminari di geopolitica presso il master in relazioni internazionali (Micri) dell’università Iulm di Milano e ha tenuto seminari di geopolitica mediorientale presso la Scuola di formazione del Dis (Dipartimento per le informazioni di Sicurezza, della Presidenza del Consiglio) e di narrazione geopolitica presso la Scuola Holden di Torino.

Nel 2017 ha ricevuto dall’ambasciatore americano il premio Amerigo come miglior giornalista che si occupa di Stati Uniti (sezione periodici).

Ha scritto l’Atlante Storico Zanichelli per i licei e il saggio Geopolitica umana. Capire il mondo dalle civiltà antiche alle potenze odierne (Gribaudo 2023)