Melania Gaia Mazzucco

Melania Gaia Mazzucco

Laureata in Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea e in Cinema al Centro Sperimentale di Cinematografia, è autrice di romanzi (fra cui L’architettrice (2021); Vita, Premio Strega 2003; Un giorno perfetto, da cui l’omonimo film di Ferzan Ozpetek; Sei come sei, 2013), favole (Il bassotto e la regina, 2012), testi per il teatro e la radio (Una pallida felicità, Medaglia d’oro per la drammaturgia italiana 1996; Dhulan, Prix Italia 2001), saggi d’arte (Il museo del mondo, 2014) e narrativa non fiction (Io sono con te, 2016), tradotti in 27 paesi.

Al pittore Tintoretto ha dedicato un romanzo (La lunga attesa dell’angelo, Premio Bagutta 2008), una biografia (Jacomo Tintoretto & i suoi figli, 2009), un documentario (Tintoretto. Un ribelle a Venezia, SKY Arte 2019) e collaborato alla mostra Tintoretto alle Scuderie del Quirinale, curata da Vittorio Sgarbi (2012).

Consigliere scientifico dell’Enciclopedia Treccani, tiene conferenze, seminari e lezioni in musei e università italiane e straniere (fra cui la Freie Universität di Berlino e il Politecnico di Zurigo). Collabora alle pagine di cultura e società di “La Repubblica”. Il suo ultimo libro è Self-Portrait. Il museo del mondo delle donne (Einaudi, 2022).

Annarosa Mattei

Annarosa Mattei

Scrittrice, si occupa di teoria e storia della letteratura, di editoria, libri e lettura. Nel suo ultimo libro, Sogno notturno a Roma (1871-2021) pubblicato da La Lepre Edizioni (2021) racconta i traumi subìti dalla città, proclamata capitale del Regno d’Italia nel 1871, attraverso una ricognizione notturna dei luoghi più devastati dalle demolizioni e dalle ristrutturazioni attuate a partire da quell’anno fatale. È autrice del saggio L’enigma d’amore nell’occidente medievale (con prefazione di Franco Cardini, La Lepre, 2017).

Alcune tra le sue pubblicazioni: Guida al romanzo italiano del Novecento (Editori Riuniti, 1989); La poesia italiana del Novecento (Archimede, 1995); D’Annunzio e la stagione bizantina (Electa 1999); Percorsi della poesia Liberty, in Il Liberty in Italia (Motta, 2001); Le maglie della rete letteraria: una navigazione intertestuale, in I linguaggi, (Franco Angeli, 2002); Il liceo classico Visconti, in Il Collegio Romano dalle origini al Ministero per i beni e le attività culturali (edizioni del Poligrafico, 2003); Letteratura liberty a Roma. Il passaggio dal simbolo all’allegoria alle origini del liberty, in Il Palazzo del Tritone a Roma: architettura e arredi Art Nouveau (Sorgente Group, 2012). Per le edizioni Oscar Mondadori, ha pubblicato tre romanzi: Una ragazza che è stata mia madre (2005), L’archivio segreto (2008) e Il sonno del Reame (2013). Ha organizzato e curato mostre di taglio divulgativo e pubblicato libri sul romanzo e sulla poesia dell’Ottocento e del Novecento. Per le edizioni Archimede ha curato la collana di classici “Libri verdi” e per Le Monnier la “Biblioteca minima”. Collabora con la pagina culturale del quotidiano Il Messaggero. È attiva sui social media, in particolare sulla pagina che ha dedicato ai libri e alla lettura (Il sonno del reame o l’enigma d’amore), oltre che sul suo blog http://www.annarosamattei.com/.

Silvia Mantini

Silvia Mantini

Professoressa di Storia moderna all’Università degli Studi dell’Aquila, relatrice in convegni nazionali e internazionali, è autrice di numerose pubblicazioni e monografie sui rapporti tra istituzioni e società in età moderna: corti e linguaggi cerimoniali, censura e dissenso, Firenze e i Medici, Margherita d’Austria, L’Aquila spagnola, gender history e storia delle catastrofi. Ha partecipato a progetti di ricerca internazionali e si occupa di Digital and Public History (progetto INCIPICT) e Cultural Heritage. È membro del Direttivo del DASP e dello IASRIC, e, come rappresentante di Ateneo, del Direttivo dell’Accademia Medica dell’Aquila e del Direttivo CISPH (Centro Interuniversitario per lo Sviluppo della Public History).

Tra i suoi libri, Margherita d’Austria (1522-1586). Costruzioni politiche e diplomazia, tra corte Farnese e monarchia spagnola (Bulzoni, 2003); L’Aquila spagnola. Percorsi di identità, conflitti, convivenze (Aracne, 2009); Appartenenze storiche. Mutamenti e transizioni al confine del regno di Napoli tra Seicento e Settecento (Aracne, 2016); La quiete di Apollonia. Religiosità femminile e spazi di devozione nell’Italia del Seicento (EDUCatt Università Cattolica, 2020) e Lo spazio sacro della Firenze Medicea. Trasformazioni urbane e cerimoniali pubblici tra Quattrocento e Cinquecento (La Loggia dei Lanzi, 1995).

Jean Claude Maire Vigueur

Jean Claude Maire Vigueur

È uno dei maggiori specialisti della civiltà italiane tra il XII e il XV secolo e della storia di Roma alla fine del Medioevo. Ha insegnato storia medievale all’Università di Firenze e all’Università degli Studi Roma 3. Dopo ricerche di storia economico-sociale, si è specializzato nello studio dei sistemi politici nell’Italia medievale. È stato curatore dei due volumi su I podestà dell’Italia comunale (Ecole française de Rome, 2000) e fondatore del mensile di divulgazione storica MedioEvo del quale è stato direttore per dieci anni, dal 1997 al 2007.

Tra le sue principali pubblicazioni, Comuni e Signorie in Umbria, Marche e Lazio (UTET, 1987); Cavalieri e cittadini. Guerra, conflitti e società nell’Italia comunale (Il Mulino, 2004); Il sistema politico dei comuni italiani (in collaborazione con E. Faini, Bruno Mondadori, 2011); L’altra Roma. Una storia dei romani all’epoca dei comuni, secoli XII-XIV (Einaudi, 2011);

Signorie cittadine nell’Italia comunale (Viella, 2013); Decapitate. Tre donne nell’Italia del Rinascimento (con É. Crouzet Pavan, Einaudi, 2019) e Attrazioni fatali. Una storia di donne e potere in una corte rinascimentale (Il Mulino, 2022).

Michele Maccherini

Michele Maccherini

Professore di Storia dell’arte moderna all’Università dell’Aquila, è anche presidente del corso di laurea in Beni culturali e referente di ateneo, e membro del comitato ordinatore, per il Polo Museale dell’Ateneo aquilano (PoMAq).

Ha diretto i musei civici di San Gimignano ed ha collaborato con vari enti nel campo della storia dell’arte. Ha partecipato in molteplici vesti a diverse mostre pubblicato numerosi articoli su varie riviste come Prospettiva, Nuovi Studi, Bollettino d’arte.

I suoi principali interessi di ricerca sono la pittura a Siena nel Cinquecento e nel primo Seicento, l’arte e il collezionismo romano di primo Seicento e l’arte aquilana in età moderna.

Tra le sue pubblicazioni, L’arte aquilana del Rinascimento, (L’Una, 2010); Caravaggio nel carteggio familiare di Giulio Mancini, in “Prospettiva”, 86, 1997, pp. 71-92; Ritratto di Giulio Mancini, in Bernini dai Borghese ai Barberini. La cultura a Roma intorno agli anni Venti, a cura di Olivier Bonfait e Anna Coliva (atti del convegno, Roma, Villa Medici, 17-19 febbraio 1999), Roma, De Luca, 2004, pp. 46-57 e Tre contributi beccafumiani, in Prospettiva, 181-182, Gennaio-Aprile 2021, pp. 114-121.

Mirko Lino

Mirko Lino

È professore associato presso l’Università dell’Aquila. Insegna Storia del cinema e Cinema e media. I suoi interessi di ricerca includono le relazioni tra cinema e letteratura, le forme e i processi dell’intermedialità e della transmedialità, il cinema erotico, quello di fantascienza e horror.

Ha pubblicato la monografia L’apocalisse postmoderna tra letteratura e cinema (Le Lettere 2014), e ha co-curato i volumi: Imaginary Films in Literature (Brill-Rodopi, 2016), Sex(t)ualities. Morfologie del corpo tra visioni e narrazioni (Mimesis, 2018), Oltre l’adattamento? Narrazioni espanse: intermedialità, transmedialità, virtualità (Il Mulino, 2020). Collabora con L’Aquila Film Fest ed è uno dei co-fondatori dell’Osservatorio Interuniversitario sul Cinema e l’Audiovisivo in Abruzzo.