Lezioni di storia
L’Aquila Volta la Carta
Quando è nata, l’Associazione L’Aquila Volta la Carta aveva come obiettivo la promozione del libro e della lettura, non potendo incidere altrimenti sul momento storico che la città stava attraversando. Erano i tempi del terremoto del 2009. Le prime iniziative hanno coinvolto la produzione della casa editrice Arkhé, attirando l’attenzione di intellettuali e scrittori affinché la città dell’Aquila non fosse più raccontata “solo” per sentito dire. Così l’associazione portò all’Aquila quelli che sarebbero diventati amici della città, perché potessero raccontarla loro, esterni dall’interno, con l’occhio più nitido, cercando sempre di dare spazio a quelli che si dedicavano e si dedicano all’editoria indipendente.
Anche oggi, ancora una volta, si è di fronte a un nuovo inizio. L’Aquila volta ancora pagina e questa volta insieme al resto del mondo: tutti insieme per iniziare ancora e voltare la carta.
Associazione San Galgano
Il gruppo di rievocazione storica di Formigine, in provincia di Modena, si occupa in particolare del periodo storico fra il XII e XVI secolo, attraverso la riproduzione di ambientazioni tipiche, l’organizzazione di spettacoli, duelli di spada, prove di tiro con l’arco ed esposizioni di banchi didattici.
Società dei Vai
L’associazione bolognese ricostruisce la scherma medievale e rinascimentale, secondo i diversi stili e le tecniche di combattimento che si insegnavano nelle sale d’armi italiane del XIV, XV e XVI secolo attraverso lo studio dei testi storici, dei quadri e delle miniature del Basso Medioevo. Abbigliamento, accessori e armature vengono riproposti in modo fedele insieme a tutti gli altri aspetti della vita quotidiana, dalla cucina alla musica, fino all’artigianato e all’arte.
L’associazione prende il nome da una società d’armi attiva a Bologna nel XIII – XIV secolo: la Società dei Vai “originale” era già attiva nella prima metà del XIII secolo ed è storicamente documentata a partire dal 1255, anno in cui fu registrato il suo statuto, tuttora conservato presso l’archivio storico di Bologna.