Regista, attore, produttore, scrittore, sceneggiatore e musicista. Pupi Avati ha vinto 2 David di Donatello e 7 Nastri d’Argento. Esordì nel 1968 con Balsamus, l’uomo di Satana. Raggiunta la notorietà con alcuni sceneggiati televisivi (Jazz band, 1978; Cinema!!! e 1979), si è imposto all’attenzione della critica e del pubblico con film come Una gita scolastica (1983); Noi tre (1984); Impiegati (1985); Festa di laurea (1985); Regalo di Natale (1986); Ultimo minuto (1987); Storia di ragazzi e ragazze (1989); Bix (1991) e Fratelli e sorelle (1992).
L’ambientazione provinciale, in un intreccio di realtà e fantasia, il tema della memoria, visto spesso in chiave nostalgica, e una personale rilettura dell’horror e del genere avventuroso hanno caratterizzato le altre sue opere: Magnificat (1993); L’amico d’infanzia (1994); Dichiarazioni d’amore (1994); L’arcano incantatore (1996); Festival (1996); Il testimone dello sposo (1998); La via degli angeli (1999); I cavalieri che fecero l’impresa (2001); Il cuore altrove (2003); La rivincita di Natale (2003); Ma quando arrivano le ragazze? (2004); La seconda notte di nozze (2005); La cena per farli conoscere (2007); Il nascondiglio (2007); Il papà di Giovanna (2008); Gli amici del bar Margherita (2009); Il figlio più piccolo (2010); Una sconfinata giovinezza (2010); Il cuore grande delle ragazze (2011). Nel 2013 il regista ha pubblicato l’autobiografia La grande invenzione. Tra i suoi lavori più recenti, Un ragazzo d’oro (2014), Il fulgore di Dony (2017), Lei mi parla ancora (2021), Dante (2022) e La quattordicesima domenica del tempo ordinario (2023).